mercoledì 5 novembre 2014

Per un pugno di fumetti, ovvero minirecensioni di 5 fumetti autoconclusivi letti nell'ultimo periodo

Alcune note iniziali:

  • Doveva essere un post su quanto negli ultimi anni il mercato giapponese mi stia facendo pietà (per usare una parola gentile che non ha a che fare con gli estrusi del mio corpo post digestione)
  • Non ho trovato un nome migliore per la rubrica, giuro ci ho pensato un sacco..
  • Sono solo autoconclusivi se no ci infiliamo in un ginepraio con le serie, magari più avanti serie concluse eh.


La bara antiproiettile







Di David Hine e Shaky kane 100% PANINI COMICS 17x26, B., 192 pp., col.|18€


Parlare della bara antiproiettile non è esattamente facile come vorresti, forse perché uno dei fumetti più particolari che hai letto nell'ultimo anno, forse perché è spesso metafumettistico ma senza esagerare come fa un certo signore inglese..fatto sta che la bara ti ha piacevolmente colpito.
Bizzarro e avvincente la bara propone una storia nella storia, ma lo fa bene fino alla fine ti lascia li a cercare di capire dove l'autore vada a parare, ma alla fine quaglia tutto, e quaglia perfettamente; dal sapore retrò sia nei disegni che nella storia mi sento di consigliarlo a chiunque cerchi qualcosa di diverso dal solito, e si è volutamente criptica questa mini rece, per restare in tema con il fumetto.




Driver for the dead



DI John Heffernan Leonardo Manco comma 22 17x26 160pp col. 15 €

Una storia di gente che ammazza mostri su macchine fighissime, tipo supernatural ma non è supernatural. Mettiamoci però che qui c'è un po' di vudu e l'ambientazione è New Orleans, quindi c'è qualcosina di diverso dal solito ammazzazombie dai.

La storia va giù liscia liscia e il protagonista si chiama Alabaster Graves, due ottimi motivi per leggere questo one shot semi horror, il resto lo fanno i disegni piuttosto fighi come potete vedere qui sotto.



Convinti? consigliatissimo per chi vuole qualcosa di divertente e senza impegno, una bella lettura di quelle dove stacchi la testa per mezzora e ti godi la cavalcata.


Dark Blue

Di Warren Ellis e Jacen Burrows 100% PANINI COMICS 17 x 26, pp. 72, b/n,€ 11,00



Giochiamo a carte scoperte, io adoro Warren Ellis, poche storie su; ho letto quasi tutto quello che è stato pubblicato in Italia di suo e raramente mi ha deluso, e trovo che i suoi racconti autoconclusivi spesso siano alcune delle sue migliori produzioni, di cui Dark Blue fa appunto parte.
Si parla di collaborazione con la avatar, del 2000 e del Warren Ellis allucinato e allucinante dei primi tempi, che scrive una storia hard boiled acida come poche, un po' come se l'ispettore Callaghan inciampasse dentro Stati di allucinazione o Matrix, scegliete voi il grado di vecchiaia di riferimento; fatto sta che il protagonista Frank Christchurch è un detective della omicidi che da la caccia a un serial killer, e proprio non vuole mollare la presa, neanche quando scopre che dietro la sua vita c'è qualcosa che non torna, ma qui siamo a rischio di spoiler che già la copertina ci da dentro da sto punto di vista..Il fumetto è in bianco e nero che è sicuramente strano per un comics, ma nascendo nel periodo della sperimentazione si giocava al risparmio senza comunque risultare inadeguato: Burrows disegna bene anche se in alcune vignette è un po' "minimale" forse, ma rende benissimo le scene malsane, sopratutto quelle permeate dalle droghe e dal delirio, qui sotto una diapositiva.


L'edizione Panini non è affatto male, forse addirittura esagerata per la foliazione (72 paginette) se no c'è in giro la versione magic press che ha la carta un po' più economica ma probabilmente lo trovate a pochissime svanziche, vedete voi insomma, ma se vi piacciono le robe da psicoacidi è da avere.

L'ORRORE E ALTRE STORIE

Di Joe R. Lansdale, Peter Bergting, Dave Wachter Edizioni BD 17×24, pp. 144. col 14.90 €





A dispetto del titolo un po' meh il volume contiene solo due storie. la prima è L'orrore di Dunwich di Lovecraft, e la seconda è  Quel treno per l'inferno di Bloch. Landsdale se la cava piuttosto bene nel narrarle entrambe, lasciando ai disegnatori il compito di dare vita ai deliri presenti nei racconti, disegnatori che per altro non conosco proprio, ma fanno il loro lavoro senza infamia e senza lode.


Dei due racconti ho preferito il secondo, forse perché è uno dei miei preferiti di Bloch, ma qui cadiamo proprio nel gusto personale, in definitiva un bel volume per chi ama gli scrittori dell'incubo citati, discreto ma comunque godibile anche per gli altri.



IL SESTO


Di Lucio Perrimezzi e Francesca Follini Npe 17×24 cm, brossurato, b/n, 148 pp., 9.90 euro



Leggere Il Sesto – L’amore, la vita e l’immortalità di Trevor Between è stato un parto, dopo averlo trovato nelle "microletture" del buon Doc Manhattan (ciao ale o/) ho cercato su amazon, niente, su ibs, niente, in fumetteria, niente, sul sito dell'editore, e niente anche li...alla fine preso usato su ebay e pedalare.
Non conoscevo gli autori in questione, come spesso mi capita coi progetti italiani a volte ci inciampo solo tramite facebook e molti rimangono nel mio file mentale de: "poi ripasso eh" e quindi nulla, i disegni sono molto carini ma da lettore penso la disegnatrice debba ancora maturare, anche se alcune tavole sono davvero belle (copertina compresa); la storia invece è quella più umana dei 5 volumi qui dentro, l'autore gioca con temi forti come amore e morte e lo fa in un modo molto duro, inserendo simbolismi religiosi e momenti molto toccanti. Assolutamente consigliato anche solo per essere un salto nel vuoto dell'editore italiano e per la passione messa dai due autori, IL SESTO è un ottimo esempio del fumetto italiano nascente, e lo consiglio caldamente sopratutto se volete qualcosa di un po' diverso dal solito (sperando sia più facile da reperire ora) è un ottimo salto nel buio, tipo questo.




Scrivere questo post è stata un agonia, 3 mesi..3 mesi del cazzo terribili, e più lo scrivevo più volevo scrivere di un sacco di altre cose..ma alla fine è venuto fuori anche questo, tipo un calcolo renale; aggiungo che c'è la veste grafica nuova, che il blog ha preso a tempo perso altri 2 o 3 collaboratori dormienti e che a breve vorrei fare un post sui vari fumetti italiani dispersi per la rete, tra famosi e meno famosi, sempre se il cielo non ci cade sulla testa eh.